Il codardo prevede il futuro, il coraggioso non ha alcuna immaginazione.
Charles Bukowski
Esistono diverse motivazioni che possono spingere le persone a rivolgersi, ancora oggi, a qualche sedicente mago. Conoscere il proprio futuro, oppure credere in qualche suggestivo “malocchio” che condiziona la nostra vita, è certamente allettante. Infatti la magia ha radici molto antiche ed ha sempre esercitato un certo fascino, anche se come tutto ciò che non è scientifico, non ha mai fatto nessun progresso; tanto è vero che le presunte “pratiche magiche” che si utilizzano oggi sono pressoché identiche a quelle utilizzate molti secoli fa. Ma allora perché le persone continuano a rivolgersi ai maghi??
Alcune persone sembrano spinte dalla semplice curiosità e così si definiscono scettiche ma in fondo c’è una parte di loro che ci crede.
Altre sono mosse da una grande insicurezza in se stessi, nelle proprie capacità e risorse: tutto ciò, naturalmente, genera ansia e preoccupazione verso il futuro.
Altre ancora non riescono a confrontarsi con la vita per ciò che è.
Infine vi sono le persone spinte da una grande disperazione, pronte a tutto pur di aggrapparsi a qualche speranza.
Il fatto è che la vita per definizione è incerta, e molto dipende da noi stessi.
Il nostro domani è figlio del nostro presente.
Accettare questo significa accettare in pieno la vita e quindi la sua incertezza, e soprattutto assumersi l’intera responsabilità della propria esistenza.
Ogni sicurezza è immaginaria, non c’è nessuno che possa rendere la vita sicura.
La vita dipende da noi stessi, solo noi siamo responsabili della nostra felicità o della nostra infelicità, e solo noi possiamo cambiarla.
Ognuno di noi è il regista della propria vita.
Questo richiede molto sforzo e molto impegno e non tutti sembrano disposti ad accettarlo. Così è molto più comodo (ma anche triste) pensare che il nostro futuro sia in qualche modo già scritto e che qualche presunto “mago” riesca a “leggerlo”.