I computer danno esattamente quello che gli è stato immesso; se futilità immettiamo, futilità otterremo, ma gli uomini non sono molto diversi
Richard Bandler
La Programmazione NeuroLinguistica ( PNL) si può definire come una metodologia di sviluppo personale sviluppata nei primi anni ’70 da Richard Bandler ( in foto) e dal linguista John Grinder, grazie al contributo scientifico diretto o indiretto di tanti altri studiosi (tra cui Gregory Bateson e Milton Erickson).
In ambito clinico, più che un vero e proprio approccio psicoterapeutico (cosa che non è), rappresenta un insieme di tecniche e strategie potenzialmente utili a stimolare il cambiamento nella persona.
Molte di queste tecniche utilizzano l' immaginazione e la visualizzazione mentale, partendo dal presupposto che lo stato emotivo è sempre collegato alle rappresentazioni mentali che creiamo, anche a livello inconsapevole, nella nostra memoria. Quindi modificando alcune caratteristiche di queste immagini mentali o creandone di nuove, riusciremo a modificare lo stato emotivo collegato.
Dal suo avvento la programmazione neurolingiustica (PNL), ha subito molte modificazioni che l'hanno portata via via ad essere sempre più commercializzata e strumentalizzata. Per intendersi, molti corsi sulla comunicazione (e non solo, anche di marketing e di vendita) riprendono molti concetti della PNL esasperandoli all'estremo.
In questo modo la PNL ha perso molta della sua utilità e della sua credibilità.
Bisogna anche dire che alcuni concetti teorizzati dalla PNL sono quanto meno opinabili e privi di fondamento scientifico (ad esempio il sistema dei modelli oculari della PNL non deriva da lavori scientifici e come tale non ha alcun fondamento scientifico).
Nonostante l'abbondanza di affermazioni a sostegno da parte dei suoi promotori, già all'epoca della pubblicazione gli autori non riuscirono a portare alcuna evidenza empirica a sostegno. Questo fatto, insieme ai dubbi sulla fondatezza dei meccanismi presentati, ha fatto sì che la PNL non abbia guadagnato consenso e sostegno nella comunità scientifica.
Oggi La PNL non viene considerata una scienza, ma una pseudoscienza: le sue affermazioni non sono basate sul metodo scientifico, e molte delle tecniche che utilizza sono basate su teorie che non hanno fondamento nell'attuale corpus di conoscenze mediche e psicologiche.
Un gruppo di ricercatori del Counselling Psychology Review (CPR), ha esaminato nel 1995 diverse tecniche e teorie della PNL, concludendo che la descrizione dei processi biologici fondamentali è piena di errori piccoli ma significativi (...) I riferimenti alla letteratura biologica e psicologica sono obsoleti (...) e le citazioni di psicologia cognitiva ignorano gli ultimi venti anni di risultati in questo campo (...) In breve, il sistema dei modelli oculari, linguistici, di postura e di tono della PNL non deriva né è derivabile da lavori scientifici noti.
Invece, a mio parere, alcune tecniche immaginative, se vengono utilizzate correttamente, possono essere uno strumento utile per il cambiamento.
Non a caso, le più efficaci sono state mediate e rimodellate dal grande lavoro innovativo di Milton Erickson.
Da notare anche che le varie certificazioni ( practitioner, master practitioner, trainer, coaching, counselor ecc.) offerte dai numerosi corsi di PNL (che alcuni specialisti a volte millantano e fanno strapagare) presenti sul mercato, attualmente non hanno alcun valore legale non essendo presente alcuna normativa autoregolante.
Bibliografia
Bandler, R. (1993) Magia in azione. Cambiamento e cura delle fobie con la programmazione neurolinguistica, traduzione di F. Sinibaldi. Astrolabio, Roma.
Bandler, R. e Fitzpatrick, O (2010) PNL è libertà. Alessio Roberti Editore, Milano.
Gherardelli, F. (2009) Sulle ali del panico: come superare rapidamente il panico, le fobie e le ossessioni. Aurelia, Treviso.
http://it.wikipedia.org/wiki/Programmazione_neuro_linguistica